I Loricaridi

Gli esponenti di questa famiglia formata da oltre 1000 specie costituita da piccoli e grandi pesci dai colori a volte poco appariscenti e mimetici , rappresentano un’interessante soluzione di allevamento per la realizzazione di particolari biocenosi tipiche dei fiumi e degli specchi d’acqua del bacino del Centro e del Sud America. Il loro corpo corazzato e depresso (pesce bentonico per eccellenza) sovente è attraversato da vistose placche, da linee parallele o decorato da punti più o meno grandi.

Un aspetto affascinante per molti Loricaridi è la bellezza delle loro pinne, spesso molto alte come quelle dorsali di alcune specie del genere Panaque, Hypostomus e Baryancistrus o quelle con pinna caudale grande e appariscente come nel genere Pseudacanthicus a quella particolarmente decorata come nel genere Hypancistrus.

La testa di tutti i Loricaridi è caratterizzata da un apparato boccale inferiore costituito da una ventosa. In natura, questa peculiarità gli permette di superare le correnti turbolente dei corsi d’acqua ancorandosi su pietre e legni sommersi. Oltre a ciò, la sua particolare conformazione gli permette di aumentare la capacità di percezione e di presa sul cibo; molte specie posseggono particolari tentacoli carnosi sul capo, altre invece posseggono gli “Odontiti” (sporgenze uncinate presenti nei maschi di alcune specie).

Nessun Loricaride però deve essere definito un pesce “spazzino” o “pulitore”. Questo soprannome, spesso utilizzato a sproposito nel campo dell’acquariofilia, in realtà non può essere associato a nessuna specie.

i Loricaridi infatti, al di la di ciò che si pensa, sono pesci che sporcano molto. Sarà opportuno quindi allevarne alcune specie in grandi vasche, ben ossigenate e con un buon sistema filtrante.

È importante la conoscenza delle caratteristiche biologiche di tutte le specie che intendiamo allevare a partire dagli habitat di provenienza, alla scelta della giusta alimentazione. L’acquisto sconsiderato di molte specie, l’errata progettazione del nostro acquario e la somministrazione di cibo non idoneo generano molti problemi nella gestione di questi pesci che meritano attenzioni adeguate.

Un acquario per Loricaridi dunque deve essere progettato seguendo schemi ben precisi: valori ideali, temperature sopra la media, ossigenazione, correnti sommerse e filtraggio elevato con cambi d’acqua molto ravvicinati per abbassare la concentrazione di nitrati, fosfati e di composti organici.

La loro dieta è assai varia: vi sono le specie erbivore e quelle onnivore.

Per alcune “specie” come gli Hypostomus e gli Ancistrus, la presenza di legni sommersi in acquario garantirà l’assunzione costante di lignina. Ricordiamo che tutti i mangimi per Loricaridi sono solitamente prodotti in compresse o cialde di diverse grandezze con ingredienti dedicati e bilanciati.

La forma di tali mangimi è appositamente studiata per aiutare i nostri amici pesci nell’assunzione del cibo che se progettata diversamente rischierebbe di non alimentarli. Attenzione dunque a questi aspetti: 1) Somministrare mangime in fiocchi o in piccoli granuli non è indicato per allevare i pesci Loricaridi. 2) Le alghe non sono da considerare un pasto se non per alcune ristrette specie nella fase iniziale della loro vita.

Confidando nel vostro buon senso, preferendo l’acquisto di specie riprodotte in cattività a quelle di cattura, vi auguriamo un “buon allevamento”.

Il cibo per Loricaridi - Sera Wels Chips Nature

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